La Storia
Eravamo giovanissimi e inesperti, ma vogliosi di comprendere quanto e dove questa nostra scommessa ci avrebbe portato, consci comunque che l’essere nel profondo Sud della Sicilia non ci avrebbe facilitato. Qui la terra è arsa dal sole e le zolle sono aride e infuocate; una terra senza acqua, dove tirare su una vite è difficile ed è fonte di grandi sacrifici. Durante il nostro processo di crescita abbiamo affrontato scelte importanti come quella di puntare sui vitigni autoctoni, meccanizzando, trasformando piano piano tutto quello che era possibile trasformare nei sistemi della filiera produttiva, cercando di sfruttare nel migliore dei modi quella tecnologia che ci veniva in soccorso e che in qualche modo ha modificato l’approccio al vino, un po’ in tutto il mondo.
In questi anni abbiamo lavorato sodo per costruire qualcosa e crescere imprenditorialmente, cercando di smussare non solo le difficoltà naturali che presenta questa terra, ma anche le problematiche operative che i piccoli e piccolissimi appezzamenti, sparsi nel raggio di 30 chilometri intorno a Grotte e che determinano qua e là i mille confini dei 200 Ha della nostra proprietà, richiedono ogni giorno. Quando iniziammo, eravamo consci dei sacrifici che ci attendevano, oggi siamo fieri di quei sacrifici, perché siamo stati capaci umilmente di abbracciare il duro lavoro della terra e interpretare il mondo del vino senza lasciarci inebriare, inserendoci in quella nuova generazione di siciliani che non è voluta emigrare abbandonando le proprie origini, ma che ha cercato invece di misurarsi con la vita per contribuire a cambiare un po’ la propria terra. Per noi di importante c’è solo quel cliente che ci stima e ci rispetta per il prodotto che ogni anno gli offriamo; lui è la cosa più importante che abbiamo e sappiamo che solo tramite lui possiamo continuare a fare ancora i vignaioli qui a Grotte, nel sud della Sicilia.
Ispirato a un testo di Andrea Zanfi, Viaggio tra i grandi vini di Sicilia, Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI), 2003, pp. 202-204.